TITOLO: IL MARCHESE DI RUVOLITO SOGGETTO RAPPRESENTATO: Scene dal film “Il Marchese di Ruvolito” tratto dall’omonima opera teatrale di Martoglio ARTISTA: Laura Bottini COLLOCAZIONE: V TRAVERSA N 63 DESCRIZIONE: Il marchese di Ruvolito è un opera teatrale di Nino Martoglio, definita una "commediola dialettale, una specie di favola napoletana", che era stata portata sui palcoscenici, tra l'altro, da Angelo Musco. Al tempo della sua realizzazione, l'opera era presentata come parte di una ricca vena di commedie d'ambiente di cui fu tanto prodigo il teatro dell'Italia meridionale, tra la fine del secolo scorso ('800 ndr) e l'inizio del corrente ('900 ndr) con un abbondante filone di romanzieri e commediografi, quali Verga, Capuana e Martoglio. Napoli, primi anni del '900. Donna Placida Cimosata, arricchitasi con il suo negozio di salumi, ha una sola aspirazione: far sposare la figlia Immacolata con un nobile, per poter fregiare la famiglia di un titolo patrizio. Però Immacolata è innamorata di Adolfo, assieme al quale è cresciuta sin da piccola nel rione in cui i due giovani abitano. Ma donna Placida non intende desistere e chiede aiuto al Marchese di Ruvolito, suo vicino, di condizione nobiliare ma di scarse sostanze. Costui le propone come genero il barone di Mezzomondello, nobile, ma ormai senza patrimonio. Il barone ed Immacolata vengono presentati durante una festa in cui si effettuano ascensioni in pallone dove, per far colpo sulla ragazza, il barone viene appunto fatto decollare, tra mille paure. Ma questo gesto non serve a catturare l'attenzione della giovane che, anzi, chiede al marchese di Ruvolito di aiutarla a sfuggire il destino che sua madre progetta per lei. Quando infine emerge che Mezzomondello si fa mantenere da Lily, una soubrette sua amante, a sua volta mantenuta da un ricco ed anziano commendatore, anche Ruvolito si schiera dalla parte dei due giovani innamorati. Per mettere tutti d'accordo il marchese offre quindi al giovane Adolfo il proprio titolo nobiliare e così riuscirà sia a soddisfare le ambizioni di donna Placida che a rendere felice Immacolata. Da qui l'idea di rappresentare nell'opera i quattro personaggi principali, ovvero gli innamorati Immacolata e Adolfo in basso, e il Marchese di Ruvolito e il barone di Mezzomondello nella scena dell'ascensione in pallone, che la critica del tempo definì la più rappresentativa. I personaggi hanno volti appena abbozzati, maschere, in quanto sono personaggi di fantasia e i tratti somatici variano in base all'attore che ne ha interpretato il ruolo negli anni. Nell'opera sono legati tra loro dagli sguardi, infatti è possibile notare che si osservano tra loro; Immacolata, il Marchese e il barone risultano più "piccoli" di Adolfo, che invece si fa "grande", agli occhi dell'amata, del titolo nobiliare acquisito. odificare. |